Pregi del sughero

Il sughero è elettricamente neutro, al punto che Alessandro Volta se ne servì per costruire la sua prima pila.

Inoltre se viene utilizzato come rivestimento in una stanza impedisce alle particelle di polvere di circolare nell’aria: ciò convinse lo scrittore francese Marcel Proust, affetto da una forma cronica d’asma da fieno, a servirsene per foderare la sua stanza parigina in Boulevard Haussmann.

La grande resistenza di questo materiale è invece dimostrata dai mille impieghi a livello industriale: guarnizioni per motori e tubi idraulici, solette per calzature, rivestimenti edili per l’isolamento bioclimatico e acustico, oltre ovviamente ai turaccioli per le bottiglie di vino. L’abbinamento vino-sughero merita una sottolineatura: non c’è buon vino se l’invecchiamento non è avvenuto in bottiglie di buon vetro con buoni tappi di sughero.

Qualità

Da qualche tempo si vedono anche turaccioli in materiale plastico, ma è una soluzione adatta solo ai vini di scarsa qualità. Quercia da sughero e vite da vino sono due piante solari e mediterranee, cresciute una a fianco dell’altra, un motivo ci sarà…

Sempre parlando di qualità, non stupisce aver visto il sughero sbarcare anche nel mondo dell’alta moda, con la stilista sarda Anna Grindi che ha riscoperto alcune sue antiche proprietà per farne un prodotto raffinato per l’abbigliamento: si chiama “Suberis“, vestirsi di sughero…
E la resistenza? Il sughero è inalterabile, non si deforma e non si decompone perché è inattacabile da muffe, insetti e roditori, che lo trovano fortunatamente indigesto.

Per un materiale da costruzione è di fondamentale importanza la resistenza alle alte temperature e il comportamento in caso d’incendio.

A questo riguardo va detto che il sughero naturale ha una bassa velocità di combustione, pur non subendo alcun trattamento chimico che lo renda ignifugo.
I pannelli SoKoVerd.C1 e Kontro di Coverd sono classificati fin dal 1989 nella Classe 1 di reazione al fuoco, la migliore.

È atossico, biologicamente puro, inalterabile, impermeabile, traspirante, resistente…

Tutto questo è il sughero, che ha anche il pregio d’essere “mediterraneo” e di abitare in gran quantità nei boschi di alcune regioni della nostra penisola: in Sicilia, lungo la fascia tirrenica e soprattutto in Sardegna, dove in tempi remoti le popolazioni locali se ne servivano per costruire piatti, ciotole per bere e utensili d’uso domestico.

Obiettivo: resistere nel tempo

Buono, bello, leggero, sano, ecocompatibile: ma il sughero è anche resistente? Alcuni pensano di no. E si sbagliano. In realtà tra le doti di questo materiale naturale c’è anche la dimostrabilissima capacità di durare a lungo, resistendo alle condizioni climatiche più avverse e alle sollecitazioni meccaniche.

Il sughero dura e non si rompe, non si sbriciola, non emette polveri e mantiene inalterate le sue caratteristiche. A patto, ovviamente, che sia di buona fattura e trattato con i corretti processi tecnologici, in ogni caso mai inquinanti. L’esperienza di Coverd, a questo riguardo, è una garanzia di qualità.

Ottime prestazioni a una condizione: la qualità

Il sughero non è tutto uguale. Quello di Coverd è certificato per ogni specifico impiego, non è trattato con sostanze chimiche inquinanti e garantisce un’ottima lavorabilità per tutte le applicazioni.
La differenza si vede a occhio nudo dalla qualità della grana, è più compatto e quando lo si taglia non si sbriciola; i pannelli sono lisci, omogenei e anche il colore è diverso.