Benessere acustico nelle stanze
Nel caso delle pareti che dividono un appartamento dall’altro, il problema è soprattutto il rumore, anche se si dovrà fare attenzione ai possibili furti di calore tra unità abitative adiacenti. C’è una regola di fondo: più una parete è pesante e migliore è il suo isolamento acustico ai rumori aerei.
Tuttavia all’aumento della massa non corrisponde un aumento proporzionale del fonoisolamento e, in ogni caso, una parete non può essere appesantita oltre un certo limite. Per questo motivo si ricorre alle pareti doppie o composite, costituite da due paramenti separati da un’intercapedine. È importante che i due strati abbiano una massa differente perché in questo modo anche la loro “frequenza critica”, quella a cui corrisponde un inevitabile buco nel fonoisolamento, sarà diversa.
Un fattore sempre negativo e per questo sconsigliabile è l’impiego di mattoni forati, spesso senza nemmeno applicare la malta nei giunti verticali, che rimangono quindi aperti consentendo ai rumori di rimbalzare e di amplificarsi. Deve essere chiaro a tutti che con il semplice forato è di fatto impossibile rispettare le prescrizioni del DPCM 5/12/97. Per la struttura, generalmente costituita da una doppia parete con intercapedine, bisogna dunque prevedere qualcosa di diverso, come ad esempio i blocchetti fonici in laterizio semipieno NK8 e NK12, caratterizzati da una superficie di foratura non superiore al 35%.
Isolamento acustico
L’isolamento acustico è maggiore se aumenta l’ampiezza dell’intercapedine, ma esagerare in questo senso significherebbe rubare preziosi centimetri alla superficie calpestabile. L’unico altro sistema per aumentare il fonoisolamento del divisorio consiste nel riempire l’intercapedine di materiale isolante. Sono consigliabili materiali elastici, porosi, permeabili all’aria e costituiti da cellule aperte, in grado cioè di assorbire l’energia sonora e dissiparla sotto forma di calore. Sono invece sconsigliabili i materiali rigidi a cellule chiuse, che addirittura peggiorano la situazione.
Le soluzioni con pannello di sughero biondo SoKoVerd.LV, abbinato a ovatta vegetale FoniVeg o e pannello in fibre di poliestere riciclate KoFiSin, garantiscono anche equilibrio igrometrico ed isolamento termico, così da evitare i furti di calore tra un appartamento e l’altro. Per evitare la formazione di ponti acustici che consentirebbero la trasmissione del rumore per via strutturale, le pareti vanno sempre desolidarizzate dagli elementi orizzontali per mezzo di un giunto elastico. Un sistema efficace consiste nell’inserire una striscia di sughero biondo supercompresso KoFlex tra i punti di contatto delle diverse strutture (sopra e sotto i tavolati, tra parete e massetto del pavimento), in modo da creare una barriera alla trasmissione del rumore.
Coverd è specialista delle soluzioni a cappotto, che realizza da sempre con pannelli di sughero SoKoVerd.LV e i prodotti della linea Kappotto. Va sempre ricordato che travi e pilastri sono una corsia preferenziale per il passaggio sia dei rumori sia dell’umidità.
Per questo motivo vanno opportunamente isolati prevedendo la protezione delle corree verticali e delle travi orizzontali. Va fatta attenzione anche alle superfici “trasparenti al suono”, come ad esempio i cassonetti delle tapparelle che devono essere foderati di materiale isolante.
isolamento acustico delle facciate
va ricordato che le superfici vetrate, gli infissi, i cassonetti e tutte le aperture sono le vie principali di propagazione del rumore e di conseguenza del calore. Il progettista dovrà quindi fare attenzione soprattutto a questi elementi.
Per quanto riguarda la muratura, essa deve essere costituita da elementi più pesanti rispetto ai divisori interni ed è opportuno che l’indispensabile isolamento termico venga fatto utilizzando materiali con proprietà fonoisolanti, o in abbinamento ad essi. Coverd propone tre tipi di “approccio globale” all’isolamento termoacustico delle facciate. Il primo consiste nel collocare materiale fonoisolante nell’intercapedine creata tra il tamponamento esterno e la parte interna.
Prodotti idonei
Prodotti idonei allo scopo sono i pannelli di sughero SoKoVerd.LV e pannello in fibre di poliestere riciclate KoFiSin che ovviamente possono essere abbinati tra loro. Il secondo approccio è il cosiddetto sistema “a cappotto”, che consiste nel rivestire la superficie esterna della facciata con una copertura continua e uniforme di materiale isolante. Il terzo approccio è quello del concetto di bioclimatizzazione suddiviso in un doppio isolamento, di cui uno a cappotto esterno e l’altro posto tra i due paramenti in laterizio. La soluzione presenta il vantaggio di eliminare alla radice il rischio di ponti termici e la formazione di macchie dovute alla condensa. Ovviamente può essere realizzata anche quando la facciata è costituita da un’unica parete di massa adeguata, una situazione che si verifica abbastanza spesso.