Lavorazione del sughero

Ciclo della lavorazione naturale del sughero

Raccolta del sughero

1. Raccolta del sughero

L’asportazione del sughero viene effettuata d’estate, quando la pianta è in piena attività e la corteccia si stacca più facilmente. La prima volta, generalmente quando l’albero ha fra i 30 e i 50 anni, si chiama “demaschiatura”. Le decorticazioni successive avvengono con intervalli di circa dieci anni.
L’operazione è molto delicata e la tecnologia non è ancora riuscita a inventare una macchina che sostituisca il lavoro degli “scorzini”, che utilizzano tutt’oggi il sistema adottato da francesi e spagnoli nel 1800: con un’accetta speciale si incide la corteccia all’altezza della prima biforcazione dei rami e la si apre fino al piede con un taglio longitudinale.


Stagionatura del sughero

2. Stagionatura del sughero

Dopo la raccolta, il sughero viene sottoposto ad un periodo di stagionatura all’aperto della durata di almeno un anno.
Durante la stagionatura,  il tessuto suberoso subisce fenomeni di contrazione ed espansione che consentono l’eliminazione di gran parte della polvere rossa contenuta all’interno dei pori.
Per tutta la durata della stagionatura il sughero viene tenuto ben sollevato dal terreno in modo da evitare contaminazioni con il suolo stesso  e con l’esposizione all’aria il sughero si essicca, perde gran parte della polvere, migliora le sue caratteristiche ed in particolare la morbidezza e l’elasticità.


Bollitura del sughero

3. Bollitura del sughero

La fase successiva di lavorazione naturale del sughero è quella della bollitura, che avviene in vasche dove l’acqua viene portata ad una temperatura di circa a 120 gradi per rendere sterile ed elastica la corteccia che normalmente è più rigida. Sottoposte all’azione della temperatura e alla successiva pressatura, le plance di sughero perdono il loro naturale aspetto curvo e risultano pronte per tutte le lavorazioni necessarie.


Macinazione del sughero

4. Macinazione del sughero

Nel caso della realizzazione di prodotti per l’isolamento termico e acustico, l’ultimo passaggio vero e proprio consiste nella macinazione, che avviene in un mulino di frantumazione dedicato.
I granuli di sughero ottenuti dalla bollitura e macinazione vengono liberati dalle scorie legnose, depolverati, selezionati, per eliminare sostanze organiche residue.


Confezionamento del sughero

5. Confezionamento del sughero

Confezionamento dei pannelli di sughero e del sughero in granuli

Questa operazione permette di ottenere un granulato biondo dalle straordinarie proprietà coibenti, caratteristica molto apprezzata nel settore edile.
Seguono la selezione delle varie granulometrie e il confezionamento finale.


Il granulato di sughero biondo può essere utilizzato sfuso oppure pressato nei classici pannelli di sughero di diverso spessore e qualità.

Confezionamento del sughero in granuli

Sughero tutta la vita


  1. Il sughero è termicamente inerte, in grado cioè di non accumulare il caldo ed il freddo, mantenendo una sua temperatura corporea compresa tra gli 8 e i 13°. Con spessori adeguati, aiuta anche a mantenere costante la temperatura delle superfici isolate, tenendo lontano il caldo eccessivo dell’estate ed il freddo intenso dell’inverno.
  2. Il sughero è elettricamente neutro, tanto che già nel 1800 vene utilizzato da Alessandro Volta come isolante elettrico per realizzare l’invenzione che scozzonò il mondo scientifico e diede una svolta alla storia: la pila.
  3. Il sughero è atossico e biologicamente puro: sia nella fase di  produzione del prodotto, sia in quella dell’impiego, compreso l’eventuale riciclaggio. Oltre a non essere rischioso per la salute (non è nemmeno radioattivo) ha un bassissimo impatto ambientale.
  4. Il sughero è inalterabile: grazie ad una elevata stabilità, non si deforma e non si decompone perché è inattaccabile da insetti, roditori e muffe.
  5. Il sughero è impermeabile e al tempo stesso non igroscopico e traspirante. Evita così la formazione di condensa sulla sua superficie, ed è quindi impermeabile all’acqua e permeabile al vapore.
  6. Il sughero è resistente: garantisce l’integrità anche in condizioni climatiche particolarmente difficili a cui è sottoposto.
  7. Il sughero è compatibile con gli altri materiali ed elementi da costruzione con cui viene a contatto. Non da luogo a macchie ed efflorescenze, né ha effetti corrosivi su tubazioni metalliche o materiali plastici.
  8. Il sughero ha bassa velocità di combustione, pur non subendo alcun trattamento che lo renda ignifugo.
  9. Il sughero è acusticamente eccellente. La sua elasticità ed il suo peso specifico ne fa l’isolante più completo all’assorbimento e dissipamento dell’energia sonora.