Il caso di una palestra a Vimercate

Ottimo isolante termo-acustico, duraturo e indeformabile, il sughero ha caratteristiche molto interessanti per gli ambienti del centro fitness. Il caso di una palestra a Vimercate

La prima, lunghissima epoca fu quella del glorioso “tram-vai”. Poi venne il tempo (e lo è tuttora) dei pullman cambiano tempi e mezzi, ma piazza Marconi è da sempre, per i vimercatesi, la piazza del trasporto pubblico, dei collegamenti in molteplici direzioni.
Dall’autunno 2001 il suo “cuore” batte completamente rinnovato grazie a un corposo intervento di riqualificazione dell’area della ex stazione e deposito dell’Azienda Tranviaria Municipalizzata: circa 20.000 metri quadrati che adesso ospitano una nuova piazza attrezzata e sviluppata intorno a un enorme edificio su tre piani disposti ad anello, destinato a negozi, uffici e corredato da un ampio parcheggio.

Una Palestra Underground
Ma la nuova piazza Marconi ha anche… una vita sotterranea! Il gioiello del piano interrato si chiama Palestra New Life. Un ambiente immenso (2000 metri quadri complessivi) pronto a far pulsare a pieno ritmo il “mondo” del relax e della cura del corpo. Una prerogativa che ha richiesto in fase progettuale profondi studi alla ricerca di tecnologie applicative semplici e innovative a costi contenuti. Tecnologie applicative concretizzabili solo attraverso un lavoro d’equipe tra committente, progettisti e addetti ai lavori.
I tre principali problemi che si sono posti sin dall’inizio nella scelta dei nateriali sono stati:

  • protezione termoigrometrica delle strutture edili in cemento armato delimitanti l’ambiente al fine di poter creare e controllare la climatizzazione ambientale con il minor consumo possibile;
  • studio preventivo al fine di ottenere un’idonea correzione acustica ambientale e di fonoisolamento tra i diversi settori di attività;
  • finiture idonee che soddisfacessero i criteri e le filosofie del progetto New Life.

La Progettazione
Dopo un attento studio di acustica correttiva dei vari ambienti e di protezione termoigrometrica delle strutture edili, l’Ufficio Tecnico di Acustica Risolutiva della Coverd ha proposto un intervento poliedrico che ha evidenziato le tecnologie applicative del sughero biondo naturale, capace di adeguarsi alle necessità dei moltepIici ambienti confermando altresì i risultati dei calcoli teorici eseguiti in fase progettuale.
In ogni locale è stato adottato un diverso sistema di soffittatura, in perfetta consonanza con le esigenze progettuali, come ci hanno spiegato gli architetti della BDGS di Milano, Valeria Bottelli, Laura Della Giovampaola e Jolanda Savino. ” Anzitutto lo spirito e i criteri che hanno informato il progetto possono essere sintetizzati in questi tre elementi: chiarezza distributiva e armoniosa fluidità degli spazi, continuità dei colori e materiali di finitura improntati a luminoso rigore, spirito di benessere psicofisico semplice e lineare”.
La palestra ha un piccolo ingresso al pian terreno, dal quale parte una scala aerea in ferro verniciato e cristallo, che conduce al piano interrato: qui si sviluppa per intero la superficie dedicata ai corsi, agli attrezzi, agli spogliatoi e l’area termale-piscina.
Scala e ingresso” precisano le progettiste “sono stati pensati per rendere immediatamente le due dimensioni caratterizzanti la struttura, quali il relax abbinato alla tecnologia, e per immergere i visitatori in uno spazio fluido e colorato, quello che troveranno al piano sottostante. :con questo spirito sono state scelte le finiture: resina grigia, ferro verniciato e vetro per la scala, parete di fondo rosso rubino, controsoffitto in lamiera stirata”.
Si tratta di pannelli con griglie metalliche forate, rivestiti di materassini in ovatta, che rendono a tutto tondo il profilo hi-tech dell’ambiente.
Una volta scesi, si viene accolti da un’ampia reception-spazio attesa, che ha una connotazione lineare, tranquilla ma decisa, poichè deve mettere i visitatori a loro agio e trasmettere un senso di vitalità psicofisica: per tale motivo continuano le finiture del piano terreno, unite a legno chiaro e acciaio del bancone reception,della grande vasca con sassi bianchi e piante del sottoscala. Da qui, attraverso un originale corridoio curvo luminoso e tinteggiato in azzurro polvere, si accede agli spogliatoi maschili e femminili, ampi razionalmente distribuiti, confortevoli e accoglienti
In questi ambienti sono stati utilizzati finiture e arredi molto chiari e riflettenti per massimizzare la luce unicamente artificiale: pavimento in gres grigio, armadietti in legno chiaro sbiancato e controsoffitti in quadrotte di sughero tinteggiate di bianco, sostenute da una struttura in alluminio pendinata”.
Ogni spogliatoio è direttamente connesso con la rispettiva area servizi, accuratamente rifinita, che introduce alla zona umida: piscina (25 x 6 metri), relativa zona relax e thermarium comprendente un’ampia sauna, un bagno turco, due docce particolari ad acqua nebulizzata e pioggia tropicale e una minipiscina idromassaggio. “Una zona progettata per avere una connotazione fresca, tranquilla, lineare, del tutto dissimile dall’atmosfera che caratterizza normalmente gli spazi piscina, onde accomunarla maggiormente a un’atmosfera termale e di cura del corpo: di qui l’uso degli azzurri e grigi-verdi incontrati nel corridoio di accesso agli spogliatoi”.

L’Isolamento Acustico
Dagli spogliatoi si raggiunge la zona tecnica del club: anzitutto un’ampia sala attrezzi, suddivisa solo funzionalmente in quattro zone, secondo il tipo di training presente. Seguono le zone cardiofitness e circuit training, dotate dei più recenti ritrovati dell’attrezzistica e con un’assistenza altamente specializzata da parte degli istruttori. Quindi le zone di allenamento più tradizionale, quali stretching e pesistica.
“In quest’area rivestono grande importanza la flessibilità dell’impianto elettrico, la resistenza all’urto e all’usura dei materiali di finitura e, soprattutto, l’abbattimento del rumore, componente fondamentale per garantire un netto miglioramento del senso di benessere” commentano le professioniste. “È questo il motivo che ci ha spinto a scegliere controsoffittature in pannelli di sughero, in parte fissate direttamente alla soletta, in parte pendinate a una struttura in alluminio che risulta, tuttavia, nascosta alla vista”. Una soluzione ideata appositamente ‘confezionando’ dei pannelli in sughero preformati e pretinteggiati SoKoVerd.C1 senza supporto a vista e ispezionabili: ognuno di questi può essere tolto per controllare, inserire nuovi materiali, ecc. Pannelli che hanno richiesto anche una dimensione tutta particolare, per l’inserimento di tre unità in uguale misura all’interno della distanza tra le putrelle. Questi soffitti in sughero sono stati interamente verniciati di bianco, per evitare di abbassare ulteriormente la percezione dello spazio attrezzi, già molto lungo e largo rispetto all’altezza. Anche una parete longitudinale è stata interamente rivestita in pannelli di sughero per ottemperare anche a un’esigenza termica nelle pareti contro cementi armati in terra. In questo caso i pannelli risultano posati ‘a mattone’ e verniciati di rosso rubino.
Una dimensione cromatica di spicco si ritrova anche negli altri due ambienti significativi, che completano il club (unitamente agli uffici per il personale, gIi uffici vendita e gli ambulatori medici). In primo luogo la sala corsi, di grande superficie, le cui pareti laterali, in parte vetrate e specchiate, e quelle di fondo sono rivestite con pannelli di sughero gialli e arancioni, al fine di incentivare il senso di vitalità e allegria. L’insonorizzazione delle pareti perimetrali risulta di importanza cruciale in questa zona: infatti il sughero e le vetrate con cristalli ad alta capacità isolante abbattono notevolmente il passaggio di rumore da questa alle altre zone del club.
I rivestimenti in sughero alle pareti e al soffitto sono protagonisti anche nella sala spinning, garantendo un’adeguata tenuta acustica e igrotermica: “in questo spazio” concludono gli architetti “sono stati utilizzati il rosso rubino e l’azzurro polvere, rigoroso ed elegante leit motiv del progetto cromatico di New Life”.

© Professione Fitness – Dicembre 2002