Ristrutturare casa: i Bonus del 2024 per la Riqualificazione Energetica in Bioedilizia un’occasione da non perdere

Ecobonus 2024 per singole abitazioni


L’Ecobonus per il 2024 è una misura incentivante dedicata agli interventi che promuovono l’efficienza energetica negli edifici esistenti.
Questo incentivo fiscale copre lavori su unità abitative di varie categorie, di qualunque categoria catastale, inclusi edifici rurali e strutture legate ad attività professionali o imprenditoriali. Per essere idonei, gli edifici devono essere registrati o accatastati.

L’Ecobonus prevede una detrazione del 65%. Tuttavia, per specifiche azioni come l’installazione di finestre con infissi, schermature solari, sistemi di climatizzazione invernale con generatori a biomasse, e la sostituzione di impianti con caldaie a condensazione di classe A, la detrazione si riduce al 50%. Quest’ultima aumenta al 65% se le caldaie sono di classe A e integrate con sistemi di termoregolazione avanzati.

La detrazione IRPEF relativa all’Ecobonus si estende su un periodo di 10 anni durante la dichiarazione dei redditi. Con l’introduzione del “decreto Cessioni” dal 17 febbraio 2023, le opzioni per lo sconto in fattura o per la cessione del credito d’imposta non sono più disponibili.

Le spese qualificanti per l’Ecobonus devono essere sostenute entro la fine del 2024.

Superbonus 70% riservato ai condomini o edifici 2/4 unità immobiliari


Nel 2024, il Superbonus per i lavori di efficientamento energetico subirà una riduzione, passando dal 110% al 70%, e sarà applicabile esclusivamente ai condomini e agli edifici composti da 2 a 4 unità abitative. Questa percentuale si abbasserà al 65% nel 2025. I condomini che hanno iniziato i lavori nel 2022 potranno ancora beneficiare della cessione del credito o dello sconto in fattura. Per gli interventi nelle zone colpite da sismi dal 1 aprile 2009 e in stato di emergenza, persiste la detrazione al 110%.

Ecobonus 2024 per condomini


Per gli interventi realizzati sulle parti comuni dei condomini, le detrazioni fiscali possono raggiungere il 70% o il 75%, a seconda del conseguimento di specifici indici di prestazione energetica. Vi è tuttavia un limite di spesa, fissato a 40.000 euro per ogni unità immobiliare dell’edificio, che costituisce la base per il calcolo della detrazione.

In aggiunta, per gli edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, è prevista un’agevolazione dell’80% qualora i lavori di ristrutturazione mirino sia alla riduzione del rischio sismico sia all’efficienza energetica, a patto che ciò comporti un miglioramento della classe di rischio sismico.

Nel caso di miglioramento di due classi di rischio, l’incentivo aumenta all’85%, con un tetto di spesa calcolato su 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari del condominio. Queste misure sono formulate per stimolare l’adozione di interventi che contribuiscano sia alla sicurezza sismica sia al miglioramento energetico degli edifici.

Bonus ristrutturazione 2024

Il Bonus ristrutturazioni, prorogato fino al 2024, offre una detrazione fiscale del 50% sulle spese per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, con un limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

Questo bonus copre una varietà di lavori, tra cui la sostituzione di tetti, infissi esterni, serramenti e persiane. È importante notare che dal 17 febbraio 2023 non è più possibile utilizzare lo sconto in fattura o cedere il credito d’imposta per questi interventi.

Sismabonus 2024


Il Sismabonus ordinario, valido fino al 31 dicembre 2024, offre una detrazione del 50% sulle spese per la riduzione del rischio sismico, con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, suddiviso in cinque rate annuali. La detrazione aumenta fino al 70% o 80% per la riduzione di una o due classi di rischio sismico, rispettivamente, e fino all’80% o 85% per lavori sulle parti comuni di edifici condominiali. Inoltre, chi acquista un immobile ricostruito in zone sismiche 1 può ottenere una detrazione del 75% o 85% fino a un massimo di 96.000 euro.

Ecobonus 2024 per finestre e climatizzatori


L’Ecobonus, valido fino al 2024, prevede detrazioni del 50% o 65% a seconda della tipologia di intervento per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Questo include lavori come la sostituzione di pavimenti, finestre, infissi, l’installazione di impianti fotovoltaici o la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Dopo il 2024, l’Ecobonus si ridurrà al 36%, con un tetto massimo di 48.000 euro per unità immobiliare. Questo incentivo è parte di un ampio sforzo per promuovere la sostenibilità energetica negli edifici.

Bonus per eliminare le barriere architettoniche

Per i contribuenti che realizzano interventi per eliminare barriere architettoniche, sono previste diverse agevolazioni fiscali:
fino al 31 dicembre 2024, è possibile fruire di una detrazione IRPEF del 50% su un massimo di 96.000 euro, suddivisa in 10 rate annuali. Dal 1° gennaio 2025, la detrazione scende al 36% su un massimo di 48.000 euro. Inoltre, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025 una detrazione del 70%, originariamente prevista solo per il 2022, da ripartire in 5 quote annuali.

La detrazione IRPEF per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche varia in base al tipo di immobile.
Per gli edifici unifamiliari o per le unità indipendenti in edifici plurifamiliari con accessi autonomi, il massimo importo ammissibile per la detrazione è di 50.000 euro. Negli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari, la base di calcolo della detrazione è di 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità. Per gli edifici con più di 8 unità, la base è di 30.000 euro per unità immobiliare.

Gli interventi agevolati per l’eliminazione delle barriere architettoniche includono lavori per installare ascensori e montacarichi, e la realizzazione di strumenti che utilizzano la comunicazione, la robotica, e altre tecnologie avanzate per facilitare la mobilità interna ed esterna delle persone con disabilità gravi. Queste soluzioni sono pensate per rendere gli ambienti più accessibili e vivibili per tutti, sottolineando l’importanza dell’inclusività e del comfort nell’ambiente costruito.

Bonus verde 2024


Il Bonus verde, esteso fino al 2024, offre una detrazione IRPEF del 36% per spese relative alla sistemazione di aree verdi private, impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili, incluse le spese di progettazione e manutenzione connesse. La detrazione si applica fino a un massimo di 5.000 euro per unità immobiliare abitativa, con una detrazione massima di 1.800 euro per immobile. È necessario che il pagamento delle spese avvenga tramite strumenti tracciabili, come bonifici bancari o postali.

L’agevolazione del Bonus verde si applica ai proprietari o detentori degli immobili oggetto degli interventi, nonché ai familiari conviventi che sostengono le spese relative, purché fatture e bonifici siano intestati a loro. Anche le spese per interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali sono agevolabili, con un limite di 5.000 euro per unità abitativa. Tuttavia, la detrazione non è ammessa per la manutenzione ordinaria dei giardini preesistenti e per i lavori in economia. La detrazione è applicabile al singolo condomino solo se la quota a lui imputabile è stata versata al condominio nei termini previsti per la dichiarazione dei redditi.

Bonus mobili 2024


Il Bonus mobili nel 2024 consente una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati a immobili ristrutturati, con un limite massimo di spesa di 5.000 euro. La detrazione viene distribuita in dieci rate annuali. Per usufruire di questo bonus, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico o carta di debito/credito. È importante notare che solo il contribuente che ha beneficiato della detrazione per i lavori di ristrutturazione è idoneo al bonus mobili, e non è trasferibile ad altri membri della famiglia.

Un’occasione unica per ristrutturare la casa e usufruire delle detrazioni fiscali


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