Stop ai disturbi dell’inquinamento indoor con il sughero biondo naturale emissione zero

Case Malate

L’Italia. Ma se negli Usa quantificano il problema, anche l’Italia deve fare i conti con le case malate.
«ll Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018 – dice infatti Gaetano Settimo, coordinatore del gruppo di studio nazionale sull’inquinamento indoor dell’Istituto Superiore di Sanità – ha stimato in 200 milioni di euro l’anno i costi sanitari delle patologie legate all’inquinamento indoor, particolarmente pericoloso per bambini, donne in gravidanza e persone che già soffrono di altre malattie».


Formaldeide, benzene, biossido di azoto, particolato

Sono pericolosi per la salute e, purtroppo, sono molto più vicini di quanto si pensi. Perché non esalano soltanto da ciminiere e tubi di scappamento, ma sono comunemente presenti nell’ambiente in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo: la casa.


Le sostanze

E le evidenze scientifiche ci sono: uno studio condotto lo scorso anno negli Stati Uniti da un’équipe di ricercatori della George Washington University, per esempio, ha identificato ben 45 sostanze chimiche dannose sospese nel 90% dei campioni di polvere prelevati dalle abitazioni esaminate.

Il pannello in sughero biondo SoKoVerd.LV è un prodotto isolante in classe A+ testato su 89 Composti Organici Volatili – COV – per l’emissione in ambienti indoor secondo la normativa Francese

Stop ai disturbi dell’inquinamento indoor con il sughero

Il pannello SoKoVerd.LV e il sughero in granuli SugheroLite sono stati sottoposti in forma volontaria ad approfondite indagini delle qualità emissive, con metodologie che permettono non solo di individuare o meno la presenza di alcune sostanze tossiche riconosciute, ma anche a determinare la presenza di qualunque composto volatile emissibile dal prodotto in condizioni di esercizio.

Pannelli in sughero per pareti interne

Certificazioni sughero biondo

Emissione COV: classe A+ (Decreto francese 2011-321)
Le qualità emissive sono state testate in forma volontaria con metodologie che permettono di determinare la presenza di qualunque composto volatile emissibile dal prodotto in condizioni di esercizio.

Queste verifiche sono state eseguite mediante analisi spettrofotometrica DHS riferita alle 89 sostanze contenute nell’elenco EPA (Environmental Protection Agency) 8260 C 2006, ottenendo un esito assolutamente positivo e valori al di sotto del limite di rilevabilità strumentale.