Scomparsa Ornella Carravieri, imprenditrice della Coverd e restauratrice dell’AIA
Ha scelto il dolore contro le mezze verità
“Sei stata nella nostra vita come un soffio di serenità. Sei stata la nostra stella cometa, il nostro punto fisso di riferimento. Ci hai insegnato a vivere con il tuo coraggio. Volevi guarire a tutti i costi ed hai lottato per questo, fino all’ultimo. E sempre guardando in faccia la verità, resistendo al dolore senza difese pur di restare lucida fino alla fine”.
Un ricordo commosso ma forte quello che ha accompagnato l’ultimo viaggio terreno di Ornella Carravieri, moglie, madre, imprenditrice, cultrice di memorie storiche nella terra che l’aveva adottata tanti anni fa.
Settantadue anni, nativa della provincia di Rovigo, negli anni Ottanta aveva fondato con il marito Angelo Verderio la Coverd, innovativa azienda specializzata nel settore della bioedilizia. A latere di questa attività, negli ultimi anni la coppia si era resa protagonista di un importante intervento di recupero in paese. Si deve a loro l’esemplare restauro dell’AIA, antica cascina brianzola divenuta sede dell’azienda ma nella quale è stato riservato uno spazio mussale, dedicato alla vita contadina, aperto alla visita di scolaresche e curiosi visitatori. Ornella Carravieri lottava da anni, con grinta e speranza, contro un male rivelatosi poi inguaribile.
“Hai avuto un coraggio infinito” hanno ricordato famigliari e amici nell’intervento che ha concluso le esequie celebrate mercoledì pomeriggio nella chiesa parrocchiale di ex Superiore da don Rino Valente, dall’ex parroco don Luigi Sala e da don Piercarlo.
“Fin dal principio hai affrontato con speranza l’avvenire ignoto che ti attendeva. Non sei mai stata per le mezze verità, anche quando la tua sofferenza era oltremodo insopportabile e i medici increduli di fronte alla tua capacità di reagire. Per non rinunciare alla tua lucidità fino all’ultimo istante non hai voluto nemmeno la terapia del dolore. Solo tu sai come hai fatto a resistere, ma sei stata fortunata per le persone che ti sono sempre state accanto”.
Oltre ai famigliari più stretti, il marito Angelo, la figlia Diana, il genero Massimo e gli adorati nipotini, uno speciale ringraziamento è stato rivolto a suor Bonarina che le era stata particolarmente accanto.
“Sei sempre stata orgogliosa della tua famiglia, apprezzando sia i nostri pregi che i nostri difetti – il ricordo struggente – Continua a tenerci per mano. Non sei lontana, sei appena al di là della nostra strada”.
Suor Bonarina
Cara Ornella
“Grazie perché sei passata nella nostra vita… nella nostra storia come un soffio di gioia e di serenità.”
Ho avuto modo di conoscerti più profondamente nel corso di questi anni, in cui la malattia ti ha visitata più da vicino. All’inizio era la speranza a guidarti… verso l’ignoto, verso l’avvenire, verso la sofferenza.
Hai avuto un coraggio infinito… fino alla fine; hai puntato sempre sulla verità…Hai sempre guardato in faccia la verità. Non eri per le mezze misure… volevi guarire… volevi la salute (a tutti i costi!!!)
E’ poi arrivato il momento “terribile agli occhi umani”… in cui il sole si nasconde…; hai saputo accogliere e accettare tutti i momenti della tua storia… fino alla fine.
Non hai voluto dei narcotici per attutire il dolore e offuscare la mente, hai voluto guardare in faccia l’ultima realtà!!! Grazie.
Ci hai insegnato a vivere. Ci hai insegnato a morire.
Ti sei avvicinata a Gesù eucaristia… nella consapevolezza che il Suo amore ti avrebbe accolto a braccia aperte…!
E oggi che sei con lui… che vivi in una dimensione meravigliosa…, assistici… aspettaci… sostienici.
Ti pensiamo così nella nuova vita in cui sei… in questo oggi.
Ti pensiamo assorbita nell’incanto di Dio, nella Sua sconfinata bellezza. “Le cose di un tempo sono così piccole al confronto!”
Ci è rimasto l’amore per te, accompagniamo il tuo cammino con tenerezza dilatata che tu neppure immagini.
Ti pensiamo in una gioia grandissima… dove un giorno saremo riuniti oltre la morte, dissetati alla fonte inesauribile dell’amore infinito.
Cara Ornella, ti penso in un mistero immenso del cielo, dove ora vivi, assorbita nell’incanto di Dio.
“Pensaci”… e tieni la nostra mano, assieme a quella di Angelo, di Diana e Massimo, di Elisabetta e di Emanuele.
Non sei lontana, sei appena al di là della nostra strada.
Anime così non si dimenticheranno mai…!
Ti abbraccio.
Suor Buonarina
La nipote Elisabetta
Ciao nonna,
purtroppo ci hai lasciato molto presto e non ti meritavi niente di tutto ciò.
Per più di due anni hai lottato contro un male incurabile, senza contare i 22 anni di lotte precedenti a questa. Questa volta è stato più difficile, ma hai saputo tenergli testa per due anni, poi però non c’è stato più niente da fare per poterti curare e guarire.
La tua sofferenza era alle stelle, ma la tua sopportazione era ancora più alta. Nel tuo silenzio hai contrastato ogni dolore, senza mai aver ammesso di averne. Ma erano dolori talmente grandi e insopportabili che i dottori non credevano ai loro occhi vedendo che non facevi una piega. Dai referti non capivano come tu facessi a reagire e sembrare così tranquilla in viso.
Non avevano mai visto e mai avuto come paziente una donna come te.
Nonostante tutto questo male non hai nemmeno accettato la terapia del dolore per rimanere vigile fino all’ultimo istante. E solo tu con la tua immensa forza sapevi come resistere.
Nella sfortuna sei stata fortunata perché hai incontrato persone che ti sono sempre state accanto dall’inizio alla fine e hanno fatto di tutto per aiutarti a guarire. Oltre ai dottori dobbiamo un grazie alle suore che ti hanno seguita spiritualmente. E in particolare grazie a Suor Bonarina che tutti i giorni ti ha seguita anche materialmente. In ogni viaggio verso l’ospedale di Genova vedevi la speranza di guarire, ma purtroppo era solo un’illusione. Durante tutte le terapie sei rimasta sempre uguale: piena di fede e forza di volontà. Quando venivano a trovarti dei tuoi conoscenti nemmeno credevano che tu fossi malata, perché non hai mai dimostrato di esserlo. Lo sei sembrata solo in questi ultimi due mesi. Ti lamentavi di non riuscire più a fare tutto ciò che facevi prima, ma in realtà, come dice mio fratello, hai sempre fatto molto più di quanto potevi fare. Ti abbiamo sempre definita “nonna sprint” e lo sei stata fino all’ultimo istante.
Mi dispiace per tutta la sofferenza che hai avuto, ma sono certa che tu ora stai meglio, felice, serena e senza più dolori.
Sei sempre stata orgogliosa di noi e di tutta la tua famiglia. Ci tenevi che fossimo molto uniti. Hai reso felice ognuno di noi, apprezzando tutti i nostri pregi e difetti.
Fino al tuo ultimo istante tutti noi ti abbiamo ricompensata offrendoti tutto il nostro tempo per starti accanto e donarti amore. Questo in particolare ti è stato regalato dalla mamma e dal nonno che si sono dedicati esclusivamente a te, senza badare al resto. Mentre il papi per tutto questo tempo si è occupato di tutto ciò che loro non potevano fare.
Insomma, sei stata un grandissimo modello da seguire per tutti noi ed eri il nostro punto di riferimento.
Sei stata una donna ricca di valori e non hai mai smesso di insegnarceli nella tua semplicità. Eri forte come una roccia: forte come essa e una roccia sopra cui noi tutti poggiavamo.
Grazie per tutti i sacrifici che hai fatto per me, per avermi cresciuta ed educata.
Non dimenticherò mai quel giorno in cui accarezzandomi la guancia, mi hai chiesto scusa se senza accorgertene avevi commesso qualche errore e mi hai detto che avevi fatto il possibile per me. Te ne sarò sempre grata, per ogni singola cosa.
Sei stata come una stella cometa che illumina e guida il nostro cammino. Ora noi continuiamo a seguire il percorso che tu ci hai aperto. Tu rimani il nostro punto fisso, proteggici da lassù. Ora, più di prima, sei nei cuori di ognuno di noi.
Ciao nonna, sei speciale.
Ci ha lasciato Ornella Carravieri, fondatrice di Coverd
Ha lottato fino all’ultimo con quella tempra e quella forza che da sempre avevano contraddistinto la sua vita, di moglie e imprenditrice.
Alle 17 del primo giorno dell’anno Ornella Carravieri è spirata. Aveva compiuto lo scorso 19 dicembre 72 anni. Originaria di Crespino, in provincia di Rovigo, si era sposata con Angelo Verderio e negli anni Ottanta si era trasferita a Verderio dove aveva avviato la sua attività, Coverd azienda che negli anni è diventata leader nell’isolamento con pannelli di sughero per ambienti e punto di riferimento nel campo della bioedilizia. Lei e il marito Angelo negli ultimi anni avevano acquistato l’AIA, ultimo esempio di cascina contadina con uno spazio dedicato alla battitura del grano. Con uno studio meticoloso e investimenti importanti i coniugi Verderio erano riusciti a riportare allo splendore la struttura, creando il museo della vita contadina, ubicato proprio sotto il piazzale dell’aia e con tanti attrezzi e simboli del mondo rurale. Da qualche anno, Ornella combatteva con la malattia e fino all’ultimo ha cercato di essere una donna forte, sempre legata alla sua famiglia. Lascia il marito Angelo, la figlia Diana con Massimo e gli adorati nipoti.