Isolamento con pannelli in sughero nella prestigiosa Villa in Provincia di Piacenza


Il restauro di una villa in provincia di Piacenza ha visto l’utilizzo dei pannelli SoKoVerd di Coverd, migliorando l’efficienza energetica e il comfort abitativo grazie alla versatilità e sostenibilità del sughero

Nel contesto di un progetto di isolamento termico con l’utilizzo dei pannelli in sughero forniti da Coverd, il committente ha condiviso la propria soddisfazione per i risultati raggiunti nella ristrutturazione di una villa storica in provincia di Piacenza.
Le soluzioni di isolamento, realizzate con i pannelli SoKoVerd.XL e SoKoVerd.LV, hanno migliorato sensibilmente il comfort abitativo, garantendo ottime prestazioni sia contro il freddo che contro il caldo.
Inoltre, la qualità dei prodotti Coverd ha permesso al cliente di eseguire parte dei lavori autonomamente, apprezzando la sostenibilità e la facilità di utilizzo del sughero.

Nell’immagine principale il Rivestimento parziale delle facciate a cappotto esterno in sughero biondo BioVerd dallo spessore di 14cm

Recensione del committente con la descrizione dei lavori, che conferma l’efficacia e soddisfazione dell’isolamento in sughero

La casa di cui parliamo, quella della foto, è tutta in sasso, autocostruita probabilmente intorno al 1800 come casa, stalla e fienile, poi nella prima metà del 1900 convertita totalmente in abitazione. Il bagno, che venne aggiunto alla casa negli anni ’60, fu fatto in mattoni, ed è esposto su tre lati, pavimento e tetto, ed è la sporgenza che si distingue bene.

Sul bagno siamo intervenuti in esterno sulle tre pareti con isolamento in pannelli di sughero SoKoVerd.XL a cappotto dallo spessore di 14cm. Il risultato contro il freddo è sorprendente, la stanza risulta, rispetto a prima, decisamente confortevole: non si forma condensa.

Le pareti conservano il calore ed anche dopo aver areato il locale riacquista temperatura, il tutto con meno ore di riscaldamento. I benefici sono riscontrabili anche per l’isolamento dal caldo: pur essendo sempre esposto al sole, ora non è più soffocante.

Peccato non aver potuto fare il cappotto anche sul resto della casa, ma la presenza dei sassi, a fini estetici e la tutela del luogo come centro storico non lo consentivano.

Abbiamo così optato per l’applicazione dall’isolamento interno, ma solo in alcune stanze o porzioni, con i pannelli in sughero biondo naturale SoKoVerd.LV dallo spessore di 2cm.

Il cappotto interno è stato eseguito nella nostra stanza da letto sulle due pareti, quelle esposte a nord ed a ovest, in una stanza in soffitta, non riscaldata, che aveva muri molto sottili, sulle tre pareti nord, est e sud e sul soffitto della cantina (oggi è cantina, originariamente era la casa) che corrisponde al pavimento del soggiorno).

I muri dei pianerottoli di arrivo delle due rampe di scale interne (queste scale furono fatte interne nei primi del 1900, prima erano esterne e scoperte) che non hanno riscaldamento diretto, ed avevano una notevole dispersione: a queste pareti abbiamo messo oltre ai pannelli in sughero biondo, delle boiserie di legno per aumentare l’isolamento e anche l’estetica.

I miglioramenti sono percepibili, pur con ore di funzionamento riscaldamento inferiori si ha più caldo e comunque una sensazione di confort migliore: i muri sono molto meno freddi, misurando con un termometro da 1,5 a 2 gradi in più rispetto ai muri ancora originali.

Per noi un aspetto altamente positivo è stato che i lavori interni li abbiamo potuti fare in autonomia, i prodotti per la posa sono di qualità e facilmente lavorabili anche da chi non è esperto, i pannelli si tagliano bene e posano con adeguata facilità, ed i prodotti di finitura anche. Le istruzioni sono chiare e consentono di operare in autonomia.

La scelta del sughero biondo ci tranquillizza per l’uso interno, visto che è naturale, così come ci conforta sapere che le polveri dei tagli, anche se finivano nell’ambiente, non erano nocive (per inciso: noi ci siamo sempre stati attenti a minimizzare la dispersione, ma gli operatori delle aziende che sono intervenute non ci pensano proprio, su ogni cosa).

Altro aspetto che abbiamo valutato è la stabilità del sughero nel tempo, e che un domani, in caso di demolizione, sarà riciclabile e con minimo, se non nullo impatto sull’ambiente.

Le aziende coinvolte nei lavori avrebbero optato per l’uso di materiali sintetici, la nostra scelta, documentata, è stata quella del sughero, per la performance isolante sia dal freddo che dal caldo e per la naturalità del prodotto, con cui abbiamo eseguito i cappotti interni e parziale cappotto esterno, a cui aggiungere la traspirabilità.  Inoltre è in continuità con i materiali usati per la casa, in gran parte naturali (sassi e leganti, ferro e legno) e con l’anima di una casa che fu autocostruita.