Scuola materna Veniano (CO) – Isolamento acustico

Il primo aspetto da considerare è il grado d’isolamento acustico rispetto al rumore esterno. Per le scuole la legge (L. 23 del 11/01/1999 – D.M. 18/12/1975 – Circolare 1769 del 30/04/1996 – Circolare 3150 del 22/05/1967) stabilisce valori limite più severi rispetto all’edilizia residenziale, anche per quanto riguarda i requisiti acustici passivi (DPCM 5/12/1997).

Nel caso di una nuova costruzione è indispensabile, per legge e per buon senso, una valutazione del clima acustico che aiuti a scegliere l’ottimale disposizione dell’edificio rispetto alle sorgenti rumorose e la corretta coibentazione delle strutture, che con l’impiego di materiali ambivalenti risulterà utile anche per l’isolamento termoigrometrico.

Se invece l’edificio è già esistente, andranno adottati tutti gli accorgimenti necessari, all’interno ed eventualmente all’esterno, per contenere la rumorosità immessa.

Il secondo aspetto è il tempo di riverberazione dei locali, correlato al rumore generato all’interno. Il persistere dei suoni negli ambienti dopo l’avvenuta emissione (riverbero) è da imputare alla scarsa capacità assorbente delle strutture. La parola e la musica sono linguaggi caratterizzati da suoni in successione più o meno rapida.

Un tempo di riverbero troppo lungo (inteso come il tempo necessario affinché il suono decada di 60 dB) implica un decadimento lento dei suoni e la sovrapposizione degli stessi, compromettendo l’intelligibilità della parola;

inoltre gli ambienti presentano fastidiosi fenomeni di rimbombo per la riflessione multipla delle onde sonore e una sgradevole rumorosità di fondo.

Scuola